Attraverso l’Arte mi sento veramente viva e percepisco quello che per me è molto importante: il linguaggio silenzioso delle forme e dei colori. Mi hanno sempre affascinato le forme e i colori che osservavo fin da bambina nei dipinti. Ricordo anche che mi estraniavo facilmente dall’ambiente quando osservavo i volti delle persone che mi erano vicine. Mi capitava spesso di distrarmi per osservare la forma di un orecchio, le linee degli occhi e delle sopracciglia, il movimento delle bocche. Osservavo questi particolari con attenzione come se avessi dovuto disegnarli.. Così facendo non sentivo più quello che le persone mi stavano dicendo ..e così il minimo era che mi si dicesse che ero sovente nelle nuvole e che avrei dovuto essere più attenta e più presente. Lascio immaginare cosa potevano anche dire eventualmente alcuni insegnanti di matematica ai miei genitori.
Quando dipingo mi piace osservare le forme e i colori che cambiano sotto ai miei occhi. Perdo la cognizione del tempo, conta solo quello che sto facendo, non ho aspettative. Mi sembra di viaggiare in un mondo parallelo, mi dimentico di me, dei miei problemi e della mia vita presente. Il colore e le forme si trasformano sotto alle mie mani e io mi trasformo con loro. Quando smetto di dipingere, sento che non sono più come prima, qualcosa in me è cambiato, si è completato, si é connesso con una parte che gli mancava.. e alla sera quando vado a dormire, chiudo gli occhi e mi vedo ancora i colori che ho usato e persino i miei sogni ne vengono condizionati. L’Arte per me significa questo, è entrare nel mondo della meraviglia.
La mia ricerca è indirizzata ad esplorare le vie del misticismo tra Oriente e Occidente rilette con il linguaggio dell’arte. Anche la sperimentazione dei materiali mi interessa come espressione del linguaggio formale coniugato all’aspetto più teorico – concettuale.