“Sul filo della Lama” – l’arte, il fuoco, la libertà della scelta
Laura Frus, artista visuale e performer di ritratto dal vero, nonché docente di tecniche del disegno all’Accademia Pictor che ha fondato a Torino nel 1986, presenta due grandi opere installative a carattere museale, nelle quali sviluppa il tema del “Coltello d’Artista” e della “Libertà della scelta” attraverso il suo linguaggio imperniato sulla connessione spirito/ materia, e sulla capacità umana di innalzarsi verso spazi di pensiero e azione più elevati. Dallo studio dei mandala, e dalle geometrie sacre, prendono così vita due tondi: il primo, un coltello d’artista ancora sporco di blu, segno del suo passato uso pittorico, posto al centro di un labirinto, diviene simbolo della ricerca interiore necessaria all’artista per un consapevole quanto responsabile cammino evolutivo umano e professionale.
Il secondo è invece un’installazione fortemente suggestiva: un tondo con tiranti e una parte mobile, cioè la punta di una lama sulla quale al visitatore è offerta l’opportunità di interagire per sperimentare il libero arbitrio. Il tondo rappresenta ciascuno di noi, l’indivisibile. La rabbia è immaginata come una spaccatura, l’illusione di Maya che fa apparire diviso l’indivisibile, identificato nella lama. Quando questa, in forma di triangolo, gira all’esterno, si mette in atto la vendetta, il dolore, la ferita, la decisione di offendere e produrre una spaccatura già presente all’interno di chi vuol colpire. Quando la lama rientra e ricostruisce il cerchio, l’unità, avviene il perdono, la calma, la comprensione, la ricomposizione dell’intero.
(Dal Catalogo “Sul filo della Lama” – l’arte, il fuoco, la libertà della scelta – Palazzo dei Vicari – Scarperia (Firenze) Mostra a cura di Silvana Nota 2013)